
Savoia al presidente delle Città del tartufo: “Candidatura interessante e transazionale” – Presentato il video sui “Vent’anni di tradizioni, profumi e sapori” dell’associazione distribuito in tutta Italia
(Avi News) – Roma, 7 ott. – La tutela e la valorizzazione del tartufo e dei suoi territori si sono confermati gli obiettivi principali dell’attività messa in campo dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo. A dimostrarlo l’intenzione di formalizzare la proposta all’Unesco perché il tartufo sia inserito nel registro dei beni immateriali patrimonio dell’umanità, confermata di fronte al segretario generale Unesco Italia, Lucio Alberto Savoia, durante l’incontro promosso dall’associazione, che si è svolto giovedì 6 ottobre a Roma, nella sede dell’Anci. “Quella del tartufo – ha commentato Savoia – potrebbe essere una candidatura molto interessante, transnazionale, a cui guardo con interesse e attenzione. L’Italia è il Paese al mondo che detiene il maggior numero di beni materiali considerati patrimonio dell’umanità, mentre è presente nella lista dei beni immateriali e intangibili solo con tre elementi. Il tartufo e le sue buone pratiche potrebbero essere un’altra realtà da inserire nel registro, la cui promozione va fatta accuratamente”. “L’anno scorso ad Alba – ha spiegato Giancarlo Picchiarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo nel corso dell’incontro – è nata la proposta per la tutela del tartufo e dei territori tartufigeni come patrimonio immateriale dell’umanità che rappresentano una realtà da difendere e promuovere, non solo per la qualità enogastronomica del prodotto, ma anche per la ricchezza culturale dell’esistenza umana, della storia e delle tradizioni che rappresentano”.
L’incontro è stato, poi, l’occasione per presentare, a conclusione dei festeggiamenti del ventennale della sua attività, un lavoro che racconta la storia dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo attraverso parole chiave e immagini. Si tratta di “1990-2010 Vent’anni di tradizioni, profumi e sapori”, un video di circa 11 minuti che raccoglie le tappe fondamentali delle ultime attività dell’associazione e ribadisce i valori a cui si ispira dal momento della sua fondazione. Presenti, oltre a Picchiarelli e Savoia anche Luigina Di Liegro, direttore di Res Tipica, Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni (in provincia di Benevento), ultimo entrato dei 51 membri dell’associazione dopo Millesimo e Scheggino, e Michele Boscagli, sindaco di San Giovanni d’Asso.
Il lavoro multimediale viene diffuso, a partire dal mese di ottobre, in 18 librerie “Giunti al Punto” di altrettante regioni italiane, con distribuzione attiva gratuita alle casse. Dal Piemonte alla Sicilia, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna si potrà avere l’opera in regalo e conoscere più da vicino l’associazione e i suoi oltre 50 associati tra Comuni, Province e la Regione Molise, tutti legati dalla presenza del tartufo nel territorio e dalla sua valorizzazione e tutela.
“Questo progetto multimediale – ha spiegato Picchiarelli – è anche un modo per ribadire la ‘mission’ dell’associazione, e cioè promuovere la conoscenza e l’utilizzo del tartufo e, allo stesso tempo, il rispetto dei territori in cui cresce, attraverso una serie di azioni e buone pratiche”.
Durante l’incontro è stato illustrato anche l’impegno di proseguire nel percorso avviato per prepararsi a partecipare all’Expo 2015, l’esposizione universale che sarà ospitata a Milano e che darà visibilità a tradizione, creatività e innovazione nel settore dell’alimentazione e in cui il tartufo sarà presentato come una delle eccellenze gastronomiche del made in Italy. Nell’ottica di una promozione integrata del ‘sistema Italia’ nel settore enogastronomico si inserisce la collaborazione con Res Tipica, associazione istituita dall’Anci e delle Associazioni nazionali delle città di identità per dare vita ad un progetto di promozione dei territori che salvaguardi ed esporti, in Italia e nel mondo, la ricchezza di tradizioni, paesaggi e sapori. “Puntiamo a fare squadra con altre tipicità – ha ribadito Picchiarelli – per una promozione integrata del ‘made in Italy’: a tavola si misura la qualità e la cultura dei luoghi e di un popolo”. “Come Res Tipica vogliamo fare la nostra parte per la promozione del tartufo e dell’enogastronomia italiana – ha confermato Di Liegro -, anche perché contiamo, oltre all’Associazione Nazionale Città del Tartufo, altri 26 associati e, in totale, circa 2000 comuni. Abbiamo in cantiere una serie di attività a partire da novembre, quando a piazza Navona a Roma aprirà ‘Casa Res tipica’, che metterà in vetrina, a turno i prodotti dei suoi associati. A febbraio, poi, abbiamo indetto un’assemblea nazionale a cui ci presenteremo con una sola voce come associazione di fronte a istituzioni, enti e ai tanti turisti che amano l’Italia. E anche in vista dell’Expo 2015 vogliamo lavorare come sistema in modo da avere una voce unica puntando sulla comunicazione e sull’ecommerce come nuovi strumenti per far conoscere l’eccellenza italiana anche all’estero”. Oltre a illustrare il cammino che l’Associazione Nazionale Città del Tartufo ha affrontato nell’ultimo periodo, durante l’incontro sono stati illustrati programmi della stagione autunnale di molte delle ‘città’ aderenti, promossi per celebrare il tartufo bianco, tipico del periodo, che si è aperta a Millesimo e Palaia e proseguendo, dopo Apecchio, a Borgo Franco sul Po, Sant’Agata Feltria, Bagnoli Irpino e Alba.
Carla Adamo