
L’Associazione Nazionale Città del Tartufo a convegno sul tema – L’occasione è data dalla Mostra mercato nazionale del tartufo nella cittadina umbra
(Avi News) – Perugia,17 nov. – È ancora il pregiato tubero, bianco e nero, a essere protagonista indiscusso di questo autunno. Si è aperta, infatti, sabato 17 novembre la XXXII Mostra Mercato nazionale del Tartufo di Valtopina, in scena fino a domenica 18, per poi riprendere e concludersi il week-end successivo, sabato 24 e domenica 25 novembre. Ad aprire il tradizionale appuntamento enogastronomico, il convegno organizzato dall‘Associazione Nazionale Città del Tartufo, che ha scelto proprio la cittadina umbra ai piedi del monte Subasio, come settima tappa per la promozione del percorso intrapreso a sostegno della richiesta all’Unesco di riconoscimento della cultura tartufigena come bene immateriale patrimonio dell’umanità. A darsi, quindi, appuntamento, al centro polivalente Subasio, insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, Giancarlo Picchiarelli, anche il sindaco di Valtopina, Danilo Cosimetti, e il commissario straordinario della Comunità montana Monti Martano, Serano e Subasio, Giuliano Nalli. L’incontro, a cui ha partecipato anche l’assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, è stato, inoltre, l’occasione per presentare il manuale di tartuficoltura e le mappe delle zone vocate alla coltivazione del pregiato fungo nel territorio della Comunità montata Monti Martano Serano e Subasio, organizzatore, insieme all’amministrazione comunale valtopinese dell’evento all’insegna dell’esaltazione dei sapori locali. “Quello con la mostra mercato del tartufo di Valtopina – ha commentato il presidente Picchirelli – è un appuntamento importante, che ci permette di mettere in luce l’iter burocratico intrapreso per il riconoscimento del tartufo come patrimonio immateriale dell’umanità. Grazie all’incontro abbiamo avuto, infatti, la possibilità di sensibilizzare più soggetti sull’importanza che questo percorso ha nella valorizzazione del fungo, delle sue qualità alimentari, oltre che dei suoi forti legami culturali e tradizionali con i territori”. “La filiera del tartufo – ha aggiunto l’assessore Cecchini – è un comparto economico importante per lo sviluppo del settore agroalimentare della regione. Settore che ci permette, anche, di creare nuovi posti di lavoro e di far leva sui punti di forza del territorio”. Un programma ricco di appuntamenti per questa 32ª edizione che, oltre a mettere in vetrina il tartufo, re indiscusso della mostra mercato, dà spazio anche ad altri prodotti certificati, umbri e provenienti da altre regioni italiane, ed esposti nei circa settanta stand allestiti per l’occasione. “Una manifestazione – ha concluso Giuliano Nalli – che rientra anche nel cartellone di Frantoi aperti, appuntamento enogastronomico che coinvolge l’intera regione per un mese. È quindi l’oro verde, l’olio, che diventa filo conduttore tra diverse realtà dell’Umbria e ben si sposa con un’altra eccellenza del territorio quale è il tartufo, in un’ottica di promozione integrata delle eccellenze”.
Tanti, poi, gli eventi collaterali della manifestazione tra cui lezioni di cucina, degustazioni guidate, presentazioni di libri, spettacoli musicali, la gara nazionale di cerca del tartufo e la Borsa del cane da tartufo.