Caprarica di Lecce
La realtà legata al tartufo di Caprarica di Lecce ha avuto un suo inizio all’indomani del gemellaggio con il Comune di Valtopina (PG) a cavallo degli anni 2000. La cultura del tartufo in Salento è tutt’oggi scarsamente radicata e, il più delle volte, lasciata all’autonoma iniziativa di singoli. Non fa eccezione la realtà di Caprarica di Lecce che sino al 2018 ha continuato a vivere la sua condizione di luogo dove spontaneamente sorgono i tartufi – principalmente in località Serra, situata in uno dei punti del Salento centrale con il più alto dislivello dal mare – grazie all’iniziativa di singoli operatori hobbisti. In passato, ossia prima della pressoché totale distruzione delle foreste primigenie che ricoprivano ampissimi tratti del Salento, i tartufi – afferma l’esperto di tipicità pugliesi Massimo Vaglio – erano un prodotto molto abbondante, apprezzato e fatto oggetto di regolare raccolta. Questa supposizione scaturisce dal fatto che i tartufi sono ben presenti nel Cuoco Galante, Napoli 1778, pregevole ricettario del salentino Vincenzo Corrado, ove compaiono come ingrediente di numerosi piatti, di salse e persino in arditi accostamenti con il pesce. La raccolta, con molta probabilità, com’era in uso a quel tempo, “veniva effettuata nelle leccete dai guardiani di maiali che, nei periodi canonici, seguivano a vista i maiali che appena annusavano la presenza dei ghiotti tuberi, tentavano di scavarli con il coriaceo grugno”.
Piatti tipici del territorio
Uliata De.Co. prodotto semplice fatto dalla classica puccia salentina di grano con le olive celline nere
Elenco della feste del tartufo
Corti in Tavola (Prima metà di luglio)
A Tavola con il Tartufo Salentino (febbraio)