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Città di Castello

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Città di Castello è un’oasi di Rinascimento nell’Umbria medievale: i palazzi del centro storico sono un’eredità della signoria Vitelli che le impresse l’impronta rinascimentale immediatamente percepibile per chi entra in città da Piazza Garibaldi dove la famiglia fece costruire la sua reggia, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, affrescato con cicli guerreschi da Prospero Fontana, il Doceno e Pomarancio. Fu invece il Vasari a disegnare la facciata di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, dimora coniugale dei Vitelli, che oggi ospita la Pinacoteca comunale, seconda galleria dell’Umbria, nella quale sono custoditi dipinti di Raffaello e Luca Signorelli. Nel suo apprendistato il giovane Raffaello dipinse qui lo Sposalizio della Vergine, la Crocifissione Du Mond e lo stendardo processionale, unica opera che i tifernati - questo il curioso toponimo degli abitanti - sono riusciti a salvare dagli accidenti della storia. Poco distante nel complesso di San Domenico, il sito templare emerso di recente a Santa Maria della Carità, conduce all’affresco trecentesco del Cenacolo, periodicamente aperto ai turisti per visite guidate. Ma Città di Castello è anche la patria delle arti contemporanee grazie all’eredità che Alberto Burri, maestro dell’Informale, ha lasciato alla sua terra d’origine. Tre musei, la Collezione Burri, gli Ex Seccatoi del tabacco e il Museo della Grafica, accolgono una selezione delle sue opere e dei cicli più famosi.

Tra le sue attrazioni c’è la Trifola, la più pregiata tra le varietà di tartufi che a Città di Castello nascono tutto l’anno. Slogan della Mostra nazionale, che dal Primo a tre novembre 2019 festeggerà la 40° edizione, è “Le quattro stagioni del Tartufo”: un esercito di cavatori, circa 2000 su 40mila abitanti, per pezzature che si adattano con varianti più economiche ma ugualmente gourmet.

Nella rete museale tifernate anche il Museo del Duomo (Rosso Fiorentino), la Collezione tessile Museo di Tela Umbra, con filati di altissimo pregio, la Tipografia Grifani-Donati, museo vivente all’arte della stampa, il Museo delle tradizioni popolari e Malakos, la più grande collezione privata di conchiglie in Europa in cui sono custoditi circa 600mila esemplari.

Da non perdere: in estate il Festival delle Nazioni di musica da camera che dal 25 agosto al 7 settembre ospita la Cina; in autunno con la Mostra del Cavallo e la Mostra del Fumetto; in primavera con Only Wine, il Festival delle cantine giovani e italiane, tutto l’anno con il tartufo Bianco e le sue varianti stagionali. Per chi cerca avventure all’aria aperta, Città di Castello è tappa dei percorsi religiosi di San Francesco e Santa Veronica, cinquanta chilometri di sentieristica attrezzata https://www.cittadicastelloturismo.it.

Piatti tipici: Gnocchi al tartufo bianco Tagliatelle al tartufo bianco Frittata al tartufo Bruschetta al tartufo Monumenti e luoghi d'interesse storico naturalistico Pinacoteca comunale Musei Burri - Ex Seccatoi del tabacco Malakos conchiglie da tutto il mondo Collezione tessile Tela umbra Parco fluviale del Tevere
Contatti

P.zza V. Gabriotti,1 06012 Città di Castello (PG)

Phone +39 075 85291

E-mail info@iat.citta-di-castello.pg.it

Website  cittadicastelloturismo.it/it