Quadri
Quadri si distende in una valle lambita dal fiume Sangro fra promontori e pendii coperti di boschi. Il suo territorio si estende per 7,41 Kmq. I primi insediamenti testimoniati da reperti archeologici sono di epoca sannitica (II-I secolo a.C.) e ora visibili sotto i ruderi della Madonna dello Spineto. Nell’alto medioevo fu sede di un insediamento di una comunità monastica benedettina. Attorno al monastero si è formato il castello come dimora dei coloni e degli artigiani al servizio del monastero.
Il paese fu costruito intorno al Castello dei Quatri “villa baronale” per difenderlo dalle continue scorribande dei saraceni. Il toponimo Quadri deriva dalla parola “quadre”, appezzamenti di terreno di forma quadrangolare che venivano dati in colonia ai contadini del posto. Il nome antico del paese è Quatri ed assume definitivamente la denominazione attuale con la caduta del Feudalesimo (1804) e con la conseguente nascita del moderno Comune.
Nel 1156 Quadri era posseduto da Oderisio de Idri e sotto il Regno di Carlo I d’Angiò era nei tenimenti di “Jacopo delli Quatri”. Nel 1304 divenne feudo di Raimondo Caldora la cui potente famiglia manterrà il possesso sino al 1465, escluso il periodo 1392 – 1401 posseduto dal Conte Filippo di Fiandra. In questo breve periodo viene sottratto alla contea di Valva e Sulmona e viene annesso alla contea di Teate. Nel 1465 viene dato in feudo a Matteo da Capua. Agli inizi del XVII secolo viene posseduto prima dal Conte Melocchi e poi dal Marchese D. Periteo MALVEZZI che poi nel 1628 lo venderà al Barone Giannicola Coccia per 7750 ducati. Alla fine del XVII secolo ai Coccia subentrano i D’Ambrosio che manterranno il feudo sino alla fine del XVIII secolo. L’ultimo signore di Quadri fu il Duca Catemario che governò fino al 1806.
Durante l’ultimo conflitto mondiale il paese che faceva parte della “Linea Gustav” è stato raso al suolo dalle truppe germaniche ed è stato quasi interamente ricostruito dalla stessa popolazione che poi dopo la ricostruzione è stata costretta ad emigrare verso i paesi del nord europa e delle Americhe. Oggi è un paese di circa 920 abitanti effettivi ed è meta di un turismo sempre in via di espansione per la presenza su tutto il territorio del pregiato tartufo bianco Tuber magnatum Pico. In questi ultimi anni si va sempre più espandendo l’economia legata a questo prezioso tubero e probabilmente sarà il deterrente più efficace a bloccare l’emorragia dell’emigrazione.