Saracena
Saracena vanta antichissime origini. Grazie al lavoro archeologico svolto, si hanno testimonianze risalenti al tardo eneolitico e alla prima età del bronzo nella Valle del Garga. Individuabile in seguito come città enotria di Sextio, entra a far parte della Confederazione Bruzia, in epoca preromana e romana. Durante le invasioni barbariche, la città diventa ‘La Saracina’, presumibilmente sotto il dominio saraceno, all’epoca dell’arrivo degli Arabi in Val di Crati. Non si hanno testimonianze dirette della presenza dei Saraceni, ma la cittadina presenta un centro storico con moltissimi elementi che ricordano un impianto urbanistico islamico. Il nuovo abitato nasce attorno a un castello ed è cinto da mura con quattro porte (Vaglio, Scarano, Nova, San Pietro), orientate secondo i punti cardinali. Piano di Novacco e i Piani di Masistro rappresentano la porta d’ingresso dell’area meridionale del Parco nazionale del Pollino. Quest’area, nota anche come Orsomarso, è costituita da ettari di faggeta, a volte completamente selvaggia, che di tanto in tanto svela radure e paesaggi di straordinaria bellezza. A cavallo dei due mari, Jonio e Tirreno, i pendii più impegnativi lasciano il posto a distese pianeggianti, offrendo l’accesso a vecchi e abbandonati tracciati ferroviari o scorrendo lungo serpeggianti vallette immerse in un bosco. Il bosco, ricco di funghi e tartufi uncinati, mostra i segni di una natura viva e florida. Sono ormai frequenti gli incontri con i caprioli, un tempo rarissimi. Saracena è uno dei Paesi del Parco nazionale del Pollino il cui territorio montano è il più esteso e presenta una morfologia di tipo calcareo. I boschi offrono centinaia di varietà di specie diverse di funghi tra cui alcune specie di tartufo: il tartufo mesenterico o tartufo nero che si trova con maggiore frequenza, il tartufo bianco, il tartufo estivo o scorzone, il tartufo uncinato e il tartufo nero d’inverno o tartufo moscato.
Il Piano di Novacco si svela nella sua ampiezza con uno straordinario colpo d’occhio in ogni stagione, dal bianco della neve più abbagliante all’accesissimo verde estivo, dal rosso della faggeta in autunno alla policromia più entusiasmante della primavera inoltrata. Alle spalle di Novacco guadagnano quota il timpone di Scifarello, ricco di acqua sorgiva, e l’omonimo pianoro e conducono verso il Piano di Caramolo in un viale di fragole e frutti di bosco. Ci si inerpica poi sulla vetta del Monte Caramolo, terrazza esclusiva sui due mari. Le due conche carsiche di Masistro (Piano di Mezzo e Piano Grande) sono di grande potenza visiva, sia che vengano visitate percorrendone il fondo, sia che le si osservi dall’alto, risalendo la cintura di dolci rilievi che le circonda ed affacciandosi sul Piano di Campotenese e sul Mar Tirreno.
Piatti tipici del territorio:
Maccheroni ai ferri
“Lagane” e fagioli
Soffritto interiora di agnello e capretto
Ventresche e baccalà in umido
Cannaricoli al Moscato Passito di Saracena
“Zuccariddr”
Monumenti e luoghi di interesse naturalistico ambientale:
Chiesa San Leone
Chiesa Santa Maria del Gamio
Piano Di Novacco
Piano di Masistro
Grotta San Michele Arcangelo
Elenco associazioni legate alla raccolta del tartufo:
Tartufi e tartufai del Pollino e delle Serre
Sede Castrovillari, Presidente Mario Galima
Il Tartufo e la sua cultura
Sede Morano, presidente Salvatore Argentano
Il Tartufo e la sua cultura
Sede Castrovillari, Presidente Salvatore Argentano
Proloco “Sarucha” Saracena
Comune di Saracena (CS) Via C. Pisacane, 4
Phone +39 0981.349647
E-mail info@novacco.eu
Website www.comune.saracena.cs.it