Terre del Reno
La storia di Sant’Agostino è strettamente legata al fiume Reno,come lo dimostra la nostra moderna scultura nel parco di Villa Rabboni, tra vari elementi, evidenzia il fiume Reno che versa acque di vita, attraverso una grande anfora, quasi a ricordare che la vita della comunità e del suo territorio è legata ai simboli qui rappresentati: acqua, terra e lavoro.
Nel Settecento, prima che il Reno si dirigesse verso le valli di Poggio Renatico, Sant’Agostino sorgeva sul vecchio argine ed era un piccolo borgo di poche case chiamato “Sant’Agostino delle Paludi”, così come viene descritto in un documento della Curia Arcivescovile di Bologna. In quei tempi la situazione idraulica del luogo era piuttosto instabile e la coltivazione dei campi spesso minacciata dalle acque. Solo nella seconda metà del Settecento dopo varie rotte, da quella degli Annegati (1728) a quella della Panfilia ( 1763), si arrivò all’inalveamento definitivo del Reno verso est, consentendo così all’area di essere abitata e coltivata in sicurezza. Oggi, il Cavo Napoleonico ha la funzione di scolmare il Reno durante le piene e immetterlo nel Po e il Canale Emiliano Romagnolo serve ad irrigare la campagna circostante.
Il fiume, scendendo dai monti e inoltrandosi nella pianura, a metà del suo percorso (come viene indicato da varie fonti documentarie), compie ancora oggi, una gran curva verso est, nel territorio del Comune di Sant’Agostino a ridosso del Bosco Panfilia, uno degli angoli naturali più suggestivi del nostro territorio.
Il Bosco Panfilia, situato al confine tra la provincia di Ferrara e di Bologna, sorge nell’area golenale del fiume e rappresenta per qualità ed estensione, la più preziosa testimonianza delle antiche foreste planiziali padane. Nel 1971 la Società Italiana di Botanica ha classificato la Panfilia come “sito di notevole importanza vegetazionale, biotopo unico nel suo genere tra i boschi igrofili, per quanto riguarda l’associazione di piante che lo compongono”: L’area , unica nel genere di “bosco che si allaga” è stata inserita tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC). Nel passato, il Bosco ha rappresentato per la popolazione locale una fonte di sostentamento, sia per l’approvigionamento di legname,che per la raccolta dei prodotti del sottobosco, tra i quali in particolare il pregiatissimo tartufo bianco – Tuber Magnatum . Si è quindi creato un legame inscindibile tra la comunità e l’area naturale, che ha nel tempo, influenzato cultura, tradizioni e stile di vita delle genti del luogo. Da anni, nel nostro Comune si svolge la Sagra del Tartufo che vede coinvolto l’intero paese e proprio per questa peculiarità, dal 2009 il Comune di Sant’Agostino è stato ammesso all’Associazione Nazionale Città del Tartufo.
Il Bosco è visitabile in ogni stagione dell’anno, preferibilmente nei mesi primaverili e autunnali (è sconsigliabile quando l’ambiente è molto umido, dopo piogge o esondazione del fiume). All’interno non esistono strutture per il riposo o il ristoro, l’entrata principale è in Via del Cavo. Per ulteriori informazioni visitare il sito: http://www.comune.terredelreno.fe.it/
Piatti tipici del territorio
Tortellini al tartufo;
Lasagne verdi al tartufo;
Faraona al cartoccio;
Principessa (2 strati composti da scaloppine, con all’interno prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano e tartufo);
Torta di tagliatelle
Feste del tartufo
Sagra del Tartufo Estiva (prime 2 settimane di settembre)
locàlità Sant’Agostino di Terre del Reno
Sagra del Tartufo Invernale (primi 3 fine settimana di novembre)
località Sant’Agostino di Terre del Reno
Monumenti e luoghi d'interesse ambientale-naturalistico
Bosco della Panfilia
Oasi Le Pradine
Museo della Civiltà Contadina
Piazza Marconi, 2 – 44047 Sant’Agostino (Ferrara)
Phone +39 0532 844411